Il corniolo è un piccolo albero originario delle zone mediterranee che cresce spontaneamente in tutta la nostra penisola. La sua altezza può raggiungere i 5-6 m, così come la sua espansione in larghezza. Ma i suoi rami brevi e il suo portamento compatto ne fanno una specie estremamente facile da coltivare, che non necessita nemmeno di potature.
Solitamente viene utilizzato nei giardini italiani come pianta ornamentale per la bellezza del suo fogliame e per il colore dei suoi frutti. Non tutti sanno che le sue bacche, le corniole, sono commestibili e davvero squisite!
Questa varietà innestata a bacca gialla è stata selezionata per la sua particolare resistenza e per la corposità della polpa dei frutti. La pianta è autofertile, ma la sua produttività può tratte beneficio da un’impollinazione incrociata con altre cultivar della stessa specie.
In primavera il corniolo va in fioritura ancora prima che spuntino le foglie. Queste si presentano verdi e rigogliose, ricoperte da una leggera peluria setosa su entrambe le pagine. In autunno invece tenderanno a tingersi di rosso, il quale contrasta meravigliosamente con le corniole gialle.
I fiori profumati cambiano colore e presentano diverse sfumature a seconda della varietà: dal bianco, al verdognolo, al giallo, al rosso.
Le corniole vengono considerate un frutto minore, in quanto non molto conosciute. Ma nel passato, sin dai tempi antichi, il loro utilizzo era molto diffuso.
Le bacche vanno raccolte a piena maturità, quando è sufficiente sfiorarle perché si stacchino dai rami. Sono al punto perfetto di maturazione anche quelle da poco cadute a terra. Si consiglia per un’agile raccolta di procedere per scuotimento dei rami.
Il corniolo è un albero molto resistente e longevo, dalla crescita lenta e graduale. È una specie rustica, che resiste bene al gelo e a molte malattie.
Predilige i terreni calcarei, freschi e ombreggiati, ben drenati. Comunque sa adattarsi bene anche ad altri tipi di suolo, che siano più poveri o occasionalmente asciutti.