Nashi: un frutto unico da scoprire

Nashi: un frutto unico da scoprire

Il nashi (Pyrus pyrifolia), noto anche come pera asiatica o pera giapponese, è una specie di pera originaria dell'Asia orientale. Le prime tracce della pianta risalgono alla Cina e al Giappone, dove è stata coltivata per migliaia di anni. Il termine "nashi" è di origine giapponese, dove la parola significa "pera", ma si riferisce in particolare a questa varietà di pera, che si distingue dalle tradizionali pere europee per la sua forma tondeggiante, la croccantezza e il sapore dolce.

La coltivazione della pera asiatica si è diffusa attraverso la Cina, la Corea e il Giappone, dove divenne parte integrante della tradizione agricola e gastronomica. La pianta è caratterizzata da una elevata resistenza, anche maggiore ad alcune varietà occidentali, e ha trovato nelle regioni italiane habitat ideali per diffondersi.

La pera Nashi appartiene alla famiglia delle Rosacee; generalmente le piante sono abbastanza vigorose e possono raggiungere i 5-6 metri di altezza.

Le foglie sono caduche, alterne, lisce, di forma ovale, di colore verde scuro sulla pagina superiore mentre quella inferiore è verde chiara.

I fiori sono di colore bianco, molto evidenti e riuniti in mazzetti di 5-6. La pianta fiorisce all’inizio di aprile, mentre la raccolta si ha verso la fine di agosto.

Il nashi frutto è un pomo di forma rotonda e appiattita, simile a quella della mela. La buccia è liscia o poco ruvida, di colore bronzeo dorato.

Le pere nashi hanno polpa bianca, compatta e croccante, succosa e zuccherina, con un'acidità molto bassa, simile a quella delle pere. Il sapore è dolce e profumato con tonalità leggermente alcoliche.

È una specie abbastanza rustica e, come dicevamo sopra, si adatta senza problemi alla maggior parte delle aree di coltivazione italiane. Il pero Nashi è molto resistente alle intemperie, in particolare al freddo dei mesi invernali, e si adatta bene anche a terreni molto difficili.

Diffusione nel mondo

La diffusione della pianta di nashi fuori dall'Asia è avvenuta gradualmente nel corso del XX secolo. Nel 1856, i primi tentativi di importazione in Europa si sono concentrati principalmente sulle varietà cinesi e giapponesi. Tuttavia, è stato solo negli anni '70 che la coltivazione su larga scala di nashi ha preso piede in paesi al di fuori dell'Asia, come gli Stati Uniti, l'Australia e, più recentemente, in alcune zone d'Europa.

Il principale fattore che ha facilitato la diffusione della pera asiatica è la sua resistenza alle malattie, una caratteristica che la rende più adatta, rispetto alle tradizionali pere europee, a diversi climi. Inoltre, la croccantezza e il sapore rinfrescante hanno suscitato un crescente interesse nel mercato globale dei frutti freschi.

Le varietà di Nashi

Esistono numerose varietà di nashi, ognuna con caratteristiche organolettiche e adattamenti agronomici specifici. Tra le principali varietà possiamo citare:

Hosui

Una delle varietà più diffuse e apprezzate per il suo sapore dolce e la consistenza croccante. La forma è tondeggiante, con buccia di colore marrone-giallo dorato.

Shinseiki

Si distingue per la sua forma leggermente più allungata e per il colore verde-giallo chiaro. È particolarmente apprezzata per la sua dolcezza e il sapore aromatico.

Kosui

Una varietà molto resistente al freddo. La polpa è croccante e succosa, con un gusto fresco e dolce.

Nijisseiki

Varietà con frutto tondo e leggermente appiattito. La buccia è liscia di colore dorato, la polpa è succosa, croccante e zuccherina.

Chojuro

Più piccola rispetto alle altre varietà, con buccia marrone e polpa soda e zuccherina.

Early shu

Varietà con polpa croccante, succosa e zuccherina, buccia verde e forma allargata nella parte alta che tende poi a restringersi nella parte bassa.

Quelle elencate sono certamente le varietà di Nashi più diffuse, ma ne esistono altre ancora, che differiscono l’una dall’altra soprattutto per la forma del frutto, il colore della buccia e la dolcezza e la croccantezza della polpa.

La buccia, generalmente dall’aspetto rugginoso, protegge una polpa dal sapore speciale, fresca e mai acidula, croccante e profumata: un frutto da riscoprire anche in preparazioni gastronomiche. Leggero e poco calorico, il nashi ha un elevato potere dissetante e una consistenza che richiede masticazione: è quindi particolarmente consigliata come spezza digiuno, anche per il suo valore nutritivo e la sua quasi totale mancanza di acidità.

Caratteristiche comuni a tutte le varietà di nashi sono l’elevata resistenza alle malattie e la facile adattabilità ai vari climi.

La diffusione in Italia

In Italia, il nashi ha iniziato a essere coltivato a partire dagli anni '80, sebbene la pianta non sia originaria del continente europeo. Il clima favorevole di alcune regioni, come l'Emilia-Romagna, la Toscana e la Campania, ha permesso la sperimentazione e l'espansione della coltivazione di questa varietà di pera.

Negli ultimi anni, la coltivazione del nashi è aumentata notevolmente, grazie alla domanda crescente da parte dei consumatori italiani ed europei, sempre più attratti dalla novità del frutto e dalle sue qualità organolettiche. Il nashi è stato adottato da molti agricoltori italiani come alternativa alle varietà di pera tradizionali, grazie alla sua resistenza alle malattie e al suo adattamento anche ai climi più caldi.

Come coltivare il Nashi

Albero piuttosto facile da coltivare, il nashi ha bisogno di sole e di terreno aperto e arieggiato, analogamente a quanto avviene per il melo. La coltivazione del nashi richiede una certa attenzione, ma i risultati sono generalmente positivi se vengono seguiti correttamente alcuni principi agronomici. Ecco alcune informazioni su come coltivare questa pianta:

1. Clima e terreno
Il nashi preferisce un clima temperato con inverni freddi ed estati calde. La pianta ha bisogno di un periodo di dormienza invernale per fiorire in primavera. Il terreno ideale per la coltivazione deve essere ben drenato, ricco di sostanza organica e neutro o leggermente acido. È importante evitare terreni argillosi che trattengono troppa umidità.

2. Piantagione
Il nashi viene generalmente piantato in primavera o in autunno. È fondamentale scegliere un sito soleggiato, con una buona ventilazione, per favorire la crescita sana della pianta. La distanza tra le piante dovrebbe essere di circa 4-5 metri, in modo da permettere alle radici di espandersi adeguatamente e garantire la circolazione dell'aria.

3. Potatura
La potatura regolare è essenziale per mantenere una buona forma della pianta e stimolare la produzione di frutti di alta qualità. In genere, la potatura viene effettuata in inverno, quando la pianta è in fase di dormienza, per rimuovere i rami secchi e favorire la crescita di nuovi germogli. È importante evitare potature troppo drastiche, poiché potrebbero ridurre la produttività della pianta. Come i peri europei, il nashi fruttifica generalmente sui rami del secondo anno, pertanto è bene fare una potatura proporzionata, che tenga conto della produzione annuale e la formazione di rami a frutto dell’anno successivo.

4. Irrigazione e Concimazione
Il nashi ha bisogno di una quantità adeguata di acqua, soprattutto durante i periodi di crescita attiva e formazione del frutto. Tuttavia, è essenziale evitare l'eccesso di irrigazione, che può causare marciumi radicali.
La concimazione deve essere equilibrata, con l'uso di fertilizzanti organici o chimici contenenti azoto, fosforo e potassio. Un buon compost può essere utilizzato per arricchire il terreno di sostanze nutritive. In alcuni casi, il nashi può presentare ingiallimenti nelle foglie dovuti ad una carenza di ferro: in questi casi si può intervenire con prodotti a base di ferro per evitare tali clorosi.

5. Protezione da malattie e parassiti
Sebbene il nashi sia molto resistente rispetto ad altre varietà di pere, può essere soggetto a malattie fungine o a parassiti, come afidi e acari, soprattutto in climi umidi. È importante monitorare regolarmente la pianta e intervenire prontamente con trattamenti specifici, preferibilmente naturali, per evitare danni alla coltivazione. Generalmente con i classici interventi a base di rame nel periodo invernale si prevengono molte di queste malattie fungine e, se l’annata è buona, non sono necessari altri particolari interventi.

6. Raccolta
Quando l'esemplare è adulto, la produzione di fiori e di frutti è molto elevata: se gradite ottenere frutti di alta qualità e di grossa pezzatura, sarà indispensabile effettuare un diradamento dopo la fioritura e l'allegagione, altrimenti il raccolto sarà poco soddisfacente.
Inoltre, se la pianta nashi consuma molte energie nella produzione di piccoli frutti, si assisterà, l'anno successivo, a una fioritura molto più scarsa, con conseguente calo significativo della produzione.
La raccolta del nashi avviene generalmente in tarda estate o in autunno, a seconda della varietà. I frutti sono pronti per essere raccolti quando raggiungono la dimensione e il colore giusto, ma devono ancora essere croccanti al tatto. Il frutto, dal sapore gustoso e unico, risulta essere super dissetante e piacevole.

UN FRUTTO DA RISCOPRIRE…

Il nashi è una pianta dal grande potenziale e dalle poche esigenze, risultato di una combinazione di fattori: la facilità di coltivazione, l’elevata resistenza alle malattie e le sue qualità organolettiche, che rendono il frutto unicamente gustoso.

Usato molto in cucina per diverse ricette, ma anche come frutto fresco per gli utilizzi più classici quali macedonie e frullati, le pere nashi possono essere cucinate come le classiche pere con il vino rosso, in torte e crostate, ecc.

Il loro sapore, unico e delicato, si unisce molto bene a quello dello zenzero: vale quindi la pena di sperimentare ricette di derivazione asiatica, come i nashi sciroppati con zenzero e cannella oppure scottati in padella, spolverati di zenzero e serviti insieme alle costolette.

notizie più popolari

Spedizioni

Il costo di trasporto viene calcolato dal sistema a seconda del peso e del volume dei prodotti acquistati.

Assistenza clienti

Per maggiori info contattaci tramite

Telefono +39 0522 840773

Email info@maiolifruttiantichi.it

Pagamenti sicuri

Con carta di credito, PayPal, bonifico bancario e contrassegno.

Product added to wishlist