1. Clima e terreno
Il nashi preferisce un clima temperato con inverni freddi ed estati calde. La pianta ha bisogno di un periodo di dormienza invernale per fiorire in primavera. Il terreno ideale per la coltivazione deve essere ben drenato, ricco di sostanza organica e neutro o leggermente acido. È importante evitare terreni argillosi che trattengono troppa umidità.
2. Piantagione
Il nashi viene generalmente piantato in primavera o in autunno. È fondamentale scegliere un sito soleggiato, con una buona ventilazione, per favorire la crescita sana della pianta. La distanza tra le piante dovrebbe essere di circa 4-5 metri, in modo da permettere alle radici di espandersi adeguatamente e garantire la circolazione dell'aria.
3. Potatura
La potatura regolare è essenziale per mantenere una buona forma della pianta e stimolare la produzione di frutti di alta qualità. In genere, la potatura viene effettuata in inverno, quando la pianta è in fase di dormienza, per rimuovere i rami secchi e favorire la crescita di nuovi germogli. È importante evitare potature troppo drastiche, poiché potrebbero ridurre la produttività della pianta. Come i peri europei, il nashi fruttifica generalmente sui rami del secondo anno, pertanto è bene fare una potatura proporzionata, che tenga conto della produzione annuale e la formazione di rami a frutto dell’anno successivo.
4. Irrigazione e Concimazione
Il nashi ha bisogno di una quantità adeguata di acqua, soprattutto durante i periodi di crescita attiva e formazione del frutto. Tuttavia, è essenziale evitare l'eccesso di irrigazione, che può causare marciumi radicali.
La concimazione deve essere equilibrata, con l'uso di fertilizzanti organici o chimici contenenti azoto, fosforo e potassio. Un buon compost può essere utilizzato per arricchire il terreno di sostanze nutritive. In alcuni casi, il nashi può presentare ingiallimenti nelle foglie dovuti ad una carenza di ferro: in questi casi si può intervenire con prodotti a base di ferro per evitare tali clorosi.
5. Protezione da malattie e parassiti
Sebbene il nashi sia molto resistente rispetto ad altre varietà di pere, può essere soggetto a malattie fungine o a parassiti, come afidi e acari, soprattutto in climi umidi. È importante monitorare regolarmente la pianta e intervenire prontamente con trattamenti specifici, preferibilmente naturali, per evitare danni alla coltivazione. Generalmente con i classici interventi a base di rame nel periodo invernale si prevengono molte di queste malattie fungine e, se l’annata è buona, non sono necessari altri particolari interventi.
6. Raccolta
Quando l'esemplare è adulto, la produzione di fiori e di frutti è molto elevata: se gradite ottenere frutti di alta qualità e di grossa pezzatura, sarà indispensabile effettuare un diradamento dopo la fioritura e l'allegagione, altrimenti il raccolto sarà poco soddisfacente.
Inoltre, se la pianta nashi consuma molte energie nella produzione di piccoli frutti, si assisterà, l'anno successivo, a una fioritura molto più scarsa, con conseguente calo significativo della produzione.
La raccolta del nashi avviene generalmente in tarda estate o in autunno, a seconda della varietà. I frutti sono pronti per essere raccolti quando raggiungono la dimensione e il colore giusto, ma devono ancora essere croccanti al tatto. Il frutto, dal sapore gustoso e unico, risulta essere super dissetante e piacevole.